Chiesa - Preghiera e spiritualità
Lettere a Gabriel Tourdes
Articolo non disponibile.
Per informazioni scrivere una mail a libri@chiesadimilano.it
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Il volume raccoglie le lettere scritte da Charles de Foucauld a Gabriel Tourdes, amico di liceo, tra il 1874 e il 1914. Leggere questa corrispondenza significa entrare in una storia di amicizia che ci parla della vita di Charles, e indirettamente anche di quella di Gabriel, dei legami e degli affetti che entrambi hanno vissuto, delle vicende tristi o gioiose della loro vita.
Queste lettere ci accompagnano a riflettere anche sulla qualità dei legami che possiamo costruire nella nostra esistenza e a considerare quanto un legame di amicizia possa sostenere il cammino umano e di fede, accompagnare i momenti di gioia e sofferenza, portare felicità e allontanare la solitudine.
«Parleremo della nostra amicizia, che sarà durata quanto la nostra vita,
e che, almeno per me, sarà stata una delle cose più dolci…
È bello sapere attraverso una lunga esperienza che si può assolutamente contare su un’anima…
è così che tu conti su di me e io conto su di te.».
Questo volume prosegue la pubblicazione dell’intero corpus di scritti di Charles de Foucauld, in una nuova traduzione italiana, sulla base dei manoscritti originali.
Nasce a Strasburgo nel 1858, a sei anni rimane orfano di entrambi i genitori ed è affidato, assieme alla sorella Marie, alle cure del nonno materno. Durante la sua giovinezza disordinata, compie un viaggio in Marocco ed è molto colpito dall’incontro con la fede dei musulmani. A ventotto anni a Parigi, nella chiesa di Sant’Agostino, “riscopre” la fede cristiana e intuisce la propria vocazione religiosa: «Non appena credetti che c’era un Dio, capii che potevo vivere solo per lui». Dopo alcuni anni, trascorsi in un monastero trappista, prima in Francia e poi in Siria, lascia la vita monastica. Trascorre tre anni a Nazareth, alla scuola di Gesù e del suo Vangelo ed è ordinato sacerdote a Viviers, in Francia, il 9 giugno 1901. Vive nel deserto algerino e costruisce a Beni Abbès la sua abitazione, la Khaoua (fraternità), per essere vicino ai più poveri e ai Touareg dei quali si sente fratello. Si trasferisce poi a Tamanrasset dove muore il 1° dicembre 1916, in piena Prima guerra mondiale, ucciso durante un assalto al fortino in cui viveva. È stato beatificato il 13 novembre 2005 da papa Benedetto XVI e canonizzato il 15 maggio 2022 da papa Francesco.
È un Istituto religioso nato a Castelfranco Veneto (TV), che si ispira alla spiritualità di Charles de Foucauld. Fa parte della Famiglia spirituale internazionale di Charles de Foucauld. Le Discepole del Vangelo sono presenti in Italia, Francia, Albania e Algeria.