Il volume selezionato dalla redazione di ITL Libri come libro del mese di gennaio 2026 è Commento ai salmi di Standaert Benoît.

Un libro profondamente umano e radicalmente biblico
Nel Commento ai salmi, Benoît Standaert accompagna il lettore dentro il cuore pulsante del Salterio, il libro biblico che più di ogni altro dà voce all’intera gamma dell’esperienza umana. Parola di Dio e, al tempo stesso, parola dell’uomo a Dio, i salmi attraversano gioia e disperazione, fiducia e disillusione, lode e protesta, senza censurare nulla di ciò che abita il cuore. Proprio per questo restano testi sorprendentemente attuali: molti versetti li conosciamo a memoria, anche quando non ne siamo pienamente consapevoli, perché continuano a risuonare nella vita personale e comunitaria dei credenti.
Una lettura che intreccia tradizione, liturgia e vita spirituale
Il commento di Standaert si distingue per la sua ricchezza e profondità. L’autore prende in esame uno a uno tutti i centocinquanta salmi, offrendo indicazioni testuali, riferimenti alla tradizione rabbinica e ai Padri della Chiesa, spunti di esegesi e collegamenti alla liturgia. Questa pluralità di livelli non appesantisce la lettura, ma la rende feconda: il testo biblico viene restituito come fonte viva per la meditazione e la preghiera contemporanea, capace di illuminare il cammino spirituale del lettore di oggi.
La preghiera di un popolo di poveri in cammino
Al centro del Salterio, e del commento di Standaert, c’è un “noi” fatto di fedeli e di poveri, di uomini e donne che camminano come pellegrini, spalla a spalla, verso un futuro atteso dal Signore. Solo un popolo di poveri può aver custodito e trasmesso questa preghiera di generazione in generazione. Anche le lacrime trovano posto davanti a Dio – «l’otre di Dio raccoglie tutte le lacrime» (Sal 56,9) – dentro un orizzonte che, nonostante tutto, resta avvolto di benedizione. È questa fiducia radicale a rendere il Salterio, e questo commento, una scuola di preghiera sempre attuale.


