Lettera agli operatori della comunicazione
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Una guida concisa e ispiratrice per aspiranti ed esperti giornalisti sulla responsabilità etica e sul valore sociale di una comunicazione autentica.
Attraverso un dialogo immaginario e stimolante con diverse figure significative – un professore, un direttore, un sacerdote missionario, una popstar e persino Papa Francesco – l’Arcivescovo di Milano Mario Delpini offre una riflessione acuta e profonda sul mestiere del giornalista e dell’operatore della comunicazione.
Dalla necessità di padroneggiare la lingua e di distinguere tra informazione e chiacchiera, all’importanza cruciale dell’etica, della verifica delle fonti e della presenza sul territorio, fino all’invito a raccontare storie di speranza e a servire il bene comune, emerge un quadro ricco di spunti per chi aspira a intraprendere questa professione e per chi già la esercita.
Monsignor Delpini sottolinea la responsabilità sociale del comunicatore, il valore delle alleanze nel mondo del lavoro, il delicato equilibrio tra mercato e dignità professionale, e l’importanza di un’informazione libera, responsabile e orientata alla verità.
Un testo prezioso che invita a considerare il giornalismo non solo come una professione, ma come una vera e propria vocazione al servizio della società.
Nasce a Gallarate il 29 luglio 1951 da Antonio e Rosa Delpini, terzo di sei figli. Cresce a Jerago con Orago, nella parrocchia San Giorgio di Jerago, frequentando le scuole del paese fino alla quinta elementare. Frequenta le scuole medie e i due anni del ginnasio nella scuola statale di Arona, risiedendo nel Collegio De Filippi. Entra nel Seminario di Milano, nella sede di Venegono Inferiore (Varese), nell’ottobre 1967, per frequentare la I liceo classico. In Seminario completa il percorso ordinario di preparazione e discernimento fino all’ammissione all’ordinazione presbiterale. Il 7 giugno 1975 è ordinato presbitero, nella Cattedrale di Milano, dal cardinale Giovanni Colombo. Dal 1975 al 1987 insegna nel Seminario minore della diocesi di Milano, prima a Seveso e poi a Venegono Inferiore. In questi anni consegue la laurea in Lettere presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, la licenza in Teologia presso la Facoltà teologica dell’Italia Settentrionale, con sede in Milano, il diploma in Scienze Teologiche e Patristiche presso l’Istituto Augustinianum con sede in Roma. Nel 1989 il cardinale Carlo Maria Martini lo nomina rettore del Seminario Minore e nel 1993 rettore del Quadriennio Teologico. Nel 2000 è nominato Rettore maggiore dei Seminari di Milano. Contemporaneamente insegna Patrologia in Seminario, che è sezione parallela della Facoltà teologica dell’Italia settentrionale. Nel 2006 è nominato Vicario episcopale della Zona Pastorale VI di Melegnano, lasciando gli incarichi ricoperti in Seminario. Il 13 luglio 2007 papa Benedetto XVI lo nomina vescovo ausiliare di Milano e vescovo titolare di Stefaniaco (Albania), riceve l’ordinazione episcopale il 23 settembre dello stesso anno, nella Cattedrale di Milano, dal cardinale Dionigi Tettamanzi. Il suo motto è Plena est terra gloria eius. Nell’ambito della Conferenza Episcopale Lombarda ha ricoperto dal 2007 al 2016 l’incarico di segretario. Nell’ambito della Conferenza Episcopale Italiana è membro della Commissione per il Clero e la Vita Consacrata. Nel luglio 2012 diventa Vicario generale del cardinale Angelo Scola. Il 21 settembre 2014 il cardinale Scola lo nomina Vicario episcopale per la formazione permanente del clero. Il 7 luglio 2017 papa Francesco lo nomina arcivescovo di Milano. Fa il suo ingresso ufficiale il 24 settembre 2017.