Preghiera e spiritualità

Apri al canto, Signore, le nostre labbra

Pregare i salmi con Gesù. Parola ogni Giorno.

Centro Ambrosiano

Parola ogni giorno

Copertina rigida
 1,10

Disponibilità immediata

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Anno di pubblicazione
2020
Pagine
88
Codice ISBN
9788868944186

Questo libretto suggerisce per ogni giorno un salmo, ventinove dei centocinquanta contenuti nella Bibbia. Ma perché è bello scandire i giorni con la lettura, la meditazione, la preghiera dei salmi? Semplice la risposta: Gesù stesso ha avuto sulle labbra queste espressioni.

Secondo Matteo e Marco l’ultima parola di Gesù è ripresa dell’inizio del Salmo 22: «Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato?». Secondo Luca l’ultima parola è: «Padre, nelle tue mani affido il mio spirito», ripresa dal Salmo 31. E Giovanni riporta l’invocazione: «Ho sete», che ritroviamo nel Salmo 42.

La prima comunità legge nei salmi la vicenda di Gesù, in particolare Pietro, con le parole del Salmo 16, ne annuncia la risurrezione (cfr. At 2,25ss.). La risposta alla domanda: perché leggere i salmi, la troviamo sulle labbra di Gesù che apparendo agli undici dopo la risurrezione, dice: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi; bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi» (Lc 24,44). Dice Gesù: «Cose scritte su di me… nei Salmi».

Ecco la ragione decisiva per leggere e rileggere i salmi. Due ragioni mi hanno guidato nella scelta dei ventinove salmi di questo libretto: anzitutto ho scelto quelli che vengono ripresi nelle pagine del Nuovo Testamento e che variamente alludono alla persona di Gesù. In tal modo si conferma il legame tra i due Testamenti, tra il popolo di Israele e i discepoli di Gesù. E nel mio commento ho costantemente riletto il salmo alla luce di parole analoghe che ritroviamo sulle labbra di Gesù, di Maria, dei discepoli.

La seconda ragione è squisitamente personale: ho scelto i salmi che mi facevano sognare il paese di Gesù e, commentandoli, lo confesso, intensa è stata l’emozione.

Ho voluto così ringraziare il cardinale Carlo Maria Martini che mi ha contagiato con l’amore per la Terrasanta. Infine, questo scritto è nato nei giorni di “clausura” per il Coronavirus. Ve n’è traccia tra le righe, a ricordo dei morti e monito per i vivi.


Arcidiocesi di Milano

Per storia, estensione e struttura ecclesiale è tra le più importanti del mondo ed è la prima diocesi in Europa per numero di cattolici. Conta circa 2000 preti diocesani, circa 800 religiosi, più di 6.000 religiose. Il Seminario Arcivescovile per la formazione dei sacerdoti è a Venegono Inferiore (Va). La diocesi è detta "ambrosiana" dal nome del suo patrono Sant'Ambrogio (340-397). Si estende su un territorio di 4.234 kmq e comprende le province di Milano, Varese e Lecco, Monza-Brianza, parte di quella di Como e alcuni comuni delle province di Bergamo e Pavia. Ha una popolazione di oltre i 5,4 milioni di abitanti. È composta da 1107 parrocchie, distribuite in 73 decanati, organizzati in 7 Zone pastorali.

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