Verso la città felice

Il vescovo Mario scrive ai ragazzi della Cresima: «Mi interessano le vostre storie e vorrei essere di aiuto alla vostra speranza.»

14 Gennaio 2018

Cari ragazzi e ragazze della Cresima, spero che ci siano quest’anno occasioni per incontrarci e conoscerci un po’ meglio: certo vi aspetto tutti a San Siro per l’incontro diocesano. Di me non c’è molto da raccontare, perché la mia vita è sempre stata facile e sono sempre stato aiutato da molti ad aver fiducia. Credo che di voi ci sia molto da dire e forse non per tutti la vita è stata facile e non sempre avete trovato gli aiuti necessari per amare la vita, essere lieti e crescere fiduciosi. Mi interessano le vostre storie e vorrei essere di aiuto alla vostra speranza.

Per questo vi scrivo questa lettera, come invito a un viaggio intrapreso con la fiducia nella promessa di giungere insieme alla città felice, quella di cui parla la conclusione del libro dell’Apocalisse, quella che si prepara nella Chiesa, quella che si accoglie con gratitudine e si costruisce con impegno, accogliendo i doni dello Spirito.

Inizia così la lettera che mons. Mario Delpini scrive ai ragazzi della Cresima dal titolo «Verso la città felice» (Centro Ambrosiano, pag. 24, Euro 1,80). L’Arcivescovo di Milano invita i ragazzi a prepararsi alla Cresima: la preparazione si può immaginare come il “viaggio verso la città felice”. Questo viaggio non è uno spostamento, ma una trasfigurazione: cioè entrano nella città felice coloro che si lasciano trasfigurare dalla potenza dello Spirito. Si può descrivere questa trasfigurazione con le immagini dello Spirito Santo che hai già imparato a conoscere: il fuoco, cioè il desiderio ardente, il vento, cioè la forza amica che spinge al largo, la fortezza, cioè la roccia che tiene ferma la casa anche nelle tempeste, la colomba, cioè lo stile della mitezza e della pace.

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