Quarta settimana di Quaresima (4)

A volte per vedere l'essenziale bisogna chiudere gli occhi

29 Marzo 2025

«Sono venuto affinché quelli che non vedono affatto vedano, e quelli che vedono siano ciechi» (Gv 9,39).

Mio Signore Gesù, come sei buono! Sei venuto affinché quelli che non vedono affatto, che chiudono volontariamente i loro occhi a tutto il creato, vedano, vedano ciò che è veramente degno di essere visto, vedano le verità divine, vedano per quanto è possibile in questo mondo le divine bellezze con la contemplazione… e sei venuto perché quelli che vedono, che aprono i loro occhi per considerare le creature, non vedano, siano ciechi sulle vere bellezze, sulle verità celesti, su ciò che riguarda Dio.

Sei venuto a insegnarci l’amore, mio Dio, a portare «un fuoco sulla terra», coloro che si lasciano infiammare da questo fuoco, chiudono gli occhi al creato e rifiutano di vederlo, vedono la verità divina, coloro che non si lasciano infiammare da questo fuoco e aprono gli occhi sul creato non vedono affatto le bellezze divine…

Mio Dio come sei buono ad attirarci al tuo amore con la speranza di una vista così deliziosa, con la minaccia di esserne privati se non ci distacchiamo da ciò che non sei tu… Grazie perché sei così fedele nel perseguire il tuo scopo «di accendere nei nostri cuori il fuoco» del tuo amore! Ci disponi ad esso con questa promessa e questa minaccia perché con l’una e con l’altra ci porti a svuotarci da ogni attaccamento al creato per poter aprire il nostro Cuore interamente al tuo solo amore, o Gesù! Chiudiamo gli occhi a tutto il creato… chiudiamo ad esso gli occhi e il cuore, affinché i nostri occhi possano vedere il divino e i nostri cuori amare Dio con tutta la loro pienezza… Per questo non pensiamoci, non guardiamolo, lasciamolo realmente entrando, per quanto ce lo permette la Santa obbedienza, nella solitudine, nel silenzio, nella penitenza; sorvegliamo con vigilanza i nostri pensieri, le nostre parole, le nostre azioni, affinché nessuno contenga una ricerca di qualche piacere che viene dalle creature, riempiamo la nostra intelligenza, la nostra memoria, il nostro cuore della fede, della speranza, dell’amore di Dio; svuotiamo il nostro spirito e il nostro cuore dal pensiero e dall’amore di tutto ciò che non è Dio, e riempiamoli del pensiero continuo e dell’amore di Dio.

Charles de Foucauld

(Tratto da: Charles de Foucauld, Stabilirci nell’amore di Dio, Centro Ambrosiano)

Libro collegato

De Foucauld Charles
Centro Ambrosiano

 16,63

Il volume raccoglie le meditazioni che Charles de Foucauld ha scritto sul Vangelo secondo Giovanni, durante il suo soggiorno in Terra Santa e in particolare a Gerusalemme. Meditando e scrutando i quattro Vangeli in un esercizio quotidiano, Charles matura la convinzione che, mentre i primi tre preparano gli uomini e le donne a vivere l’amore di Dio, il quarto Vangelo li stabilisce in questo amore. Il lettore, accompagnato dall’esperienza spirituale di Charles de Foucauld, scopre che i Vangeli sono il racconto dell’amore di Dio; leggerli significa entrare in questa vita di amore e dimorarvi con tutto sé stessi. (altro…)
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