“Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo” (Gv 9,15)
Impasta l’argilla, Signore, ancora una volta,
fallo per i miei occhi stanchi,
consumati in questo tempo
in cui ancora non scorgo un’alba nuova.
Ridisegna, artista creatore, il mio volto
nascosto da maschere di paura
perché ritrovi i tratti della tua immagine di luce.
Impasta l’argilla, Signore, ancora una volta,
e spingi i mei passi sulla via della tua Parola
perché attinga alla sorgente della vita.
Che io non dimentichi, Signore,
di essere fatto di terra e di luce,
di oro e di fango, di sangue e di acqua.
Plasmato d’eterno, plasmato di te.
Amen.
Bortolo Uberti
(Tratto da: B. Uberti, Sulla soglia del giardino, Centro Ambrosiano)