Il volume “Martin Lutero e il primato della Parola” (Centro Ambrosiano, pag. 208, Euro 19,00) non è un libro per specialisti o esperti conoscitori del pensiero di Martin Lutero (1483-1546). Non è nemmeno una biografia. Si tratta di un’introduzione semplice alla complessità del suo pensiero, scritta per chi, andando oltre i ricordi scolastici, sente il bisogno di saperne qualcosa di più, non in forma schematica e generica, ma mediante l’accostamento vivo ai suoi scritti.
Franco Buzzi, uno dei massimi esperti della Riforma luterana, che è stato professore alla Pontificia Università Gregoriana di Roma e ha ricoperto, per 10 anni, fino al 2017 l’incarico di prefetto della Biblioteca Ambrosiana, parte proprio dai testi più significativi del monaco agostiniano per analizzarne il pensiero e giungere ad affermare che “la riforma di Lutero nasce dall’interesse per l’Evangelo, dal suo amore incondizionato per la riscoperta della purezza dell’Evangelo, al quale egli ha aderito con fede. Lutero è stato un innamorato dell’amore che Dio ha per noi e che si rivela totalmente e definitivamente nella missione e nella persona di Gesù Cristo”.
“La fede è una realtà viva, operante, potente sicché è impossibile che essa non operi, senza interruzione, il bene” (Martin Lutero)