Quello che abbiamo udito, visto, toccato: il corpo a servizio dell’annuncio.
Quattro giorni Comunità educante
Disponibilità immediata
Spedizione gratuita per acquisti oltre € 29,90
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La gioia è contagiosa, passa da persona a persona, in modo impercettibile. Si genera stupore quando chi trasmette una buona notizia lascia intendere che prima ha toccato con mano, ha sperimentato in prima persona. La comunità cristiana condivide quello che ha udito, visto e toccato e, così, chi ascolta sente “a pelle” che ci si può fidare. Una credibilità che traspare dal testimone che pone tutto se stesso a servizio dell’annuncio.
Nella Quattro giorni delle Comunità educanti, i catechisti, battezzati, discepoli missionari, ricevono il mandato di annunciare la gioia del Vangelo e della vita cristiana, accompagnati e incoraggiati dalle parole dell’Arcivescovo.
Poi sono convocati per riflettere insieme sulla dimensione corporea e sensibile della trasmissione della fede. Innanzitutto, si desidera esplorare come la catechesi possa coinvolgere i sensi per accedere al mistero di Dio e della persona.
Non si manca di approfondire, inoltre, l’esperienza sportiva che è centrale nella vita dei ragazzi e perciò può entrare in dialogo con la catechesi e, non da ultimo, il linguaggio espressivo teatrale che coinvolge il corpo e può aiutare a “toccare” il testo biblico.
Unitamente alla Consulta diocesana per la Catechesi e alla Commissione diocesana di pastorale catecumenale, è lo strumento di cui la diocesi si avvale per la promozione e il sostegno delle iniziative che riguardano la catechesi del popolo cristiano, a partire dall’inserimento nella vita cristiana (iniziazione cristiana, anche degli adulti) e le iniziative di conoscenza e primo approfondimento della Sacra Scrittura. L’attività e le scelte del Servizio rientrano in particolare in quanto stabilito dal capitolo 1 del Sinodo diocesano 47° sul ministero della Parola (in modo particolare la II parte, la catechesi e la III parte, la Bibbia nella vita del cristiano) e dal capitolo 3 dello stesso Sinodo, sull’iniziazione cristiana (sia in riferimento ai bambini, ai fanciulli e ai ragazzi, II, III e IV parte, sia in riferimento agli adulti, I parte), arricchiti dalle scelte che sono successivamente maturate a livello di Chiesa italiana e a livello diocesano. Il Servizio trova il proprio punto di riferimento autorevole nel Vicario episcopale per l’Evangelizzazione e i Sacramenti, che garantisce anche un adeguato rapporto con gli altri organismi di propria spettanza, tra i quali in particolare quanti operano nell’ambito liturgico e nell’ambito della pastorale dei ragazzi e dei giovani. Pur essendo una realtà unica, affidata a un Responsabile unitario (di norma Responsabile anche di una delle tre Sezioni) per il coordinamento dell’azione, la rappresentanza del Servizio presso gli organi direttivi della Curia e la gestione delle risorse condivise, prevede l’articolazione in tre Sezioni (I parte, 2.4. § 2), ciascuna delle quali con un proprio Responsabile: Sezione Catechesi; Sezione Catecumenato; Sezione Apostolato Biblico. Eventuali dubbi relativi alla esatta definizione delle competenze o alla rappresentanza del Servizio potranno essere ordinariamente risolti dal Vicario episcopale competente.