Venerdì santo (2)

Geografia biblica: il Golgota

17 Aprile 2025

Gli evangelisti ci danno le seguenti indicazioni sul Calvario: era un luogo appena fuori dalla città, vicino ad una porta e ad una strada abbastanza frequentata, non lontano da un giardino dove c’era una tomba nuova. Il vangelo dice anche che il luogo si chiamava Cranio (in latino: Calvaria; in aramaico: Golgota). Sul motivo del nome si sono avanzate diverse ipotesi: dai «cranii» dei suppliziati, trattandosi di luogo di pubbliche esecuzioni; o, più semplicemente, il nome deriverebbe dalla particolare configurazione del suolo che poteva vagamente richiamare una testa umana.

Ai nostri giorni di quei luoghi ben poco è ancora visibile. La prima impressione che ricava il visitatore che giunge per la prima volta al S. Sepolcro, è un senso di stupore e di delusione. A chi si aspetta la chiara visione dei luoghi del documento della Passione, si presenta una vecchia costruzione incastrata all’esterno fra altre vecchie costruzioni vicine e all’interno carica di altari, cappelle, colonne dove non è facile rintracciare la «collina» del Golgota e il sepolcro vuoto di Giuseppe d’Arimatea, nel «giardino vicino».

Il luogo del Calvario e del sepolcro di Gesù sono sempre stati venerati, fin dai primissimi tempi, dalla comunità cristiana residente in Gerusalemme.

Dopo la repressione della rivolta giudaica nel 135, Gerusalemme subì un cambiamento radicale: giudei, samaritani, giudeo-cristiani furono espulsi con la proibizione di ritornarvi. L’imperatore Adriano, nell’intento di cancellare ogni ricordo di una religione, quella giudaica, che aveva già provocato due violente rivolte, con un preciso calcolo politico, si adoperò per far sparire ogni luogo di culto; ma le esperienze religiose legate a tali luoghi erano troppo profonde e radicate perché potessero facilmente scomparire.

L’evento della morte di Cristo fu oggetto di attente riflessioni fin dai primissimi tempi; sorsero ben presto anche degli scritti che cercavano di spiegare come tale morte avesse realizzato la redenzione del genere umano. Il Golgota fu evidentemente posto al centro di questi racconti, lì vi si mise anche Adamo, la sua vita penitente dopo la cacciata dal Paradiso Terrestre e la sua morte. Una grotta che esiste sul fianco est del Calvario, riscoperta da poco, si riteneva fosse il luogo della sua sepoltura, e fu indicato come il luogo degli Inferi in cui discese Gesù dopo la sua morte. Queste idee di origine giudeo-cristiana, circolarono per anni attorno al Calvario. Adriano, sopra tale grotta, edificò un’edicola a sei colonne con il simulacro di Venere-Ishtar (nel mito essa sarebbe scesa agli inferi a cercare Tammuz per liberarlo) per sostituire l’idea della discesa agli inferi di Gesù, proprio in questo luogo. La grotta continuò ad essere visitata ancora nel sec. V come ne fa fede Rufino, morto verso il 410.

Sopra il sepolcro di Gesù invece fu costruito un terrapieno sul quale fu eretto il foro di Aelia Capitolina con tempietti votivi a divinità pagane.

(Tratto da: Guida biblica e turistica della Terra Santa, IPL)

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