I cattolici italiani e «il pianeta che speriamo»

Ambiente, lavoro e futuro in una realtà globale e interconnessa al centro della 49ª Settimana Sociale, in programma a Taranto

23 Settembre 2021

Fresco di stampa il volume “Parole come paneTutto è connesso: ecologia integrale e novità sociali (Collana attuALItà, In dialogo, pagine 208, euro 19) a cura di Bruno Bignami e Gianni Borsa. Un libro ricco di spunti e provocazioni, pensato in occasione della celebrazione a Taranto della 49esima Settimana Sociale sul tema «Il Pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro e futuro. #Tuttoèconnesso».

Di seguito in anteprima la prefazione scritta da suor Alessandra Smerilli.

In un tempo in cui tutti parlano di transizione ecologica, green economy, investimenti responsabili, ma molte volte senza comprenderne le ragioni e le finalità, c’è un enorme bisogno di entrare dentro la realtà, di leggerla con lo sguardo di Dio, di fermarsi, osservare, riflettere, analizzare criticamente, e quindi poi agire. Si rischia infatti di rimanere inermi a causa della complessità delle sfide che ci circondano, oppure di seguire mode e tendenze, senza saperne il perché.

Questo libro si pone proprio in questa direzione: confrontare le realtà odierne, le questioni sociali impellenti, con la saggezza e l’ispirazione della Scrittura e dei magisteriali più recenti, in particolare con le lenti dell’enciclica Laudato si’, che offre la prospettiva di lettura, come appare fin dal titolo.

In effetti, a sei anni dalla pubblicazione della lettera “sulla cura della casa comune”, forse non ne abbiamo ancora compreso la portata complessiva. Quando papa Francesco ricorda che è un’enciclica sociale e non un’enciclica “verde”, vuole attirare l’attenzione proprio su questo punto. Non ci è richiesta una transizione ecologica solo perché spinti dall’urgenza dei cambiamenti climatici, ma perché abbiamo ragioni teologiche, spirituali, sociali, e legate allo sviluppo umano integrale.

Nei vari capitoli del libro gli autori cercano di coprire tutti gli aspetti di uno sviluppo integrale: essi sono legati alla persona e ai suoi diritti, alla famiglia, alla società, all’economia, alla politica. Situano questi aspetti nell’attualità e li leggono alla luce del Magistero della Chiesa, aiutando a dare concretezza a quegli scritti, a quelle parole. I testi magisteriali, infatti, se non vissuti dalle persone, possono rimanere lettera morta. E oggi, soprattutto nella sfida della pandemia, abbiamo bisogno di fari e di azioni concrete. E siamo chiamati a comprendere che «tutto è connesso» e non possiamo affrontare un aspetto o un problema sociale senza che ci siano ricadute in altri ambiti della vita o della società.

Il libro è dunque al tempo stesso un testo di analisi, ma anche uno strumento pastorale, per aiutare a comprendere e ad agire con consapevolezza.

La paura che attraversa le nostre società a causa delle nuove sfide che siamo chiamati ad affrontare, può bloccarci e farci chiudere, o può suscitare una nuova creatività, nuovi dinamismi e tanta audacia. Questo libro può essere un aiuto ad aprirci al nuovo «preparando il futuro», come raccomanda papa Francesco alla Commissione Covid da lui istituita, e non semplicemente a “prepararsi per il futuro”, aspettando che il futuro arrivi. Abbiamo qui e ora la possibilità di fare qualcosa perché il futuro sia diverso dal passato. Sono fiduciosa che riusciremo a cogliere quest’occasione.

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Abbiamo raggiunto Gianni Borsa a Strasburgo e don Bruno Bignami a Roma – dove lavorano – per far loro alcune domande su “PAROLE COME PANE”, il libro che hanno scritto a quattro mani e che ci preparerà alla 49a Settimana sociale dei cattolici italiani, che si svolgerà a Taranto dal 21 al 24 ottobre. Gianni Borsa e don Bruno Bignami ci spiegano da dove nasce il loro libro, che vuole essere una riflessione a tutto tondo sulle grandi sfide del nostro tempo e del nostro mondo dove tutto è connesso.

 

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